ALLA
GUERRA, ALLA GUERRA COME DIO COMANDA!
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Il bisogno di espansione territoriale che pervase l'Europa all'inizio del millennio
acuì la tendenza alle imprese militari, animate da uno spirito religioso che
trovò nelle crociate piena affermazione. La Spagna, da questo punto di vista, aveva rappresentato una sorta di laboratorio, visto che lo spirito di riconquista del territorio spagnolo da strappare agli arabi si connotava di guerra del carattere di religione per cui era concessa dal pontefice assoluzione dei peccato a coloro che fossero caduti in guerra. Fu Urbano II a chiamare la cristianità alla liberazione del Sacro Sepolcro e di Gerusalemme dopo che questa era stata occupata dai turchi Selgiùchidi. Chiamato in aiuto dall'imperatore d'Oriente Alessio I Comneno, egli
lanciò l'iniziativa nel Concilio di Clermont del 1095, al grido di Dio lo
vuole!
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Urbano II presiede il Concilio di Clermont, in una miniatura del XIV secolo. | |
Le crociate nel complesso ottennero scarsi risultati e cessarono definitivamente con la caduta di Acri, del 1291, baluardo cristiano in Oriente. Tra la prima e l’ultima la cronaca storica registra vicende contrastanti, dove le ragioni spirituali lasciano il posto a motivazioni economiche e di convenienza. Innumerevoli furono le carneficine perpetrate ai danni delle popolazioni locali, così come di tipo feudale appare l’impianto di amministrazione dei territori organizzato l’indomani della riconquista di Gerusalemme ottenuta dai crociati di Goffredo di Buglione nel giugno del 1099. Le contee di Emessa, di Tripoli, il principato di Antiochia e il regno di Gerusalemme si dimostrarono politicamente fragili, oltre che divisi tra loro. In ogni caso nessun risultato divenne duraturo né vantaggioso, e se già si considera che di lì a pochi anni, in quella che viene definita seconda crociata, dapprima la perdita di Edessa e poi la riconquista musulmana di Gerusalemme ad opera del Saladino, del 1187, si può concludere sull’esito fallimentare delle crociate. Di positivo ci fu che le rotte commerciali del Mediterraneo si ampliarono a vantaggio delle repubbliche marinare, le quali posero le premesse per una espansione su base commerciale in Oriente, e che in qualche modo l’Europa si era rimessa in cammino, mossa dal desiderio di allargare i propri orizzonti.
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La quarta crociata, bandita da Innocenzo III, dimostrò con chiarezza il prevalere degli interessi economici su quelli religiosi, e come il senso complessivo delle spedizioni fosse ormai sfuggito al controllo della chiesa. Venezia ottenne da questa spedizione vantaggi strategico-economici inducendo i crociati, che non avevano di che pagare il trasporto in Terra santa, a ricondurre dapprima Zara sotto il suo controllo, e successivamente a favorire la conquista di Costantinopoli, avvenuta nel 1204, e la costituzione dell’Impero latino d’Oriente che le garantì indubbi vantaggi commerciali.
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